«Il mercato è la parte più facile. Naturalmente dal Benevento che abbiamo costruito mi aspettavo di più. Ma non abbiamo sostituito semplicemente figurine con figurine, Sandro e Sagna con Nocerino e Maggio. Sono convinto che la squadra sia equilibrata e abbia già adesso, se gli infortuni ci danno pace, tutte le caratteristiche necessarie per risalire. Siamo ripartiti da poco, questo è vero: cambiare diciassette calciatori non è uno scherzo. Quanto all’esperienza, sappiamo benissimo che se le cose vanno male il direttore è scarso e va a casa, il tecnico idem. Bastano due partite a far saltare tutto, fa parte del mestiere. E’ importante tenere su un unico binario tutto il personale, gestire le competenze, avere a che fare con venticinque giocatori, venticinque procuratori, tante mogli e mamme che twittano. Forse servirebbero più persone per tutto questo lavoro. Ma poi tutti parlerebbero di calcio e finiremmo come al bar. Non siamo pronti». Queste le parole rilasciate da Pasquale Foggia, ds del Benevento, ai microfoni de “Il Corriere dello Sport”.