La parola scudetto a Napoli non può essere pronunziata, sia perché gli azzurri non sono in vetta alla classifica, sia per una questione scaramantica. L’allenatore dei campani, Maurizio Sarri, non vuole sentirne parlare, però le statistiche dicono diversamente: Insigne ed Higuain hanno dei numeri spaventosi. L’argentino addirittura nelle ultime otto apparizioni al “San Paolo” ha siglato 11 reti. I meriti di questo inizio campionato non sono solo dei calciatori ma anche del tecnico ex Empoli. Sarri è stato bravo ad adattare il suo modulo alle caratteristiche dei calciatori a disposizione nella rosa.
Dopo aver provato nelle prime giornate a giocare con il trequartista, è passato al 4-3-3 ed i risultati gli hanno infatti dato ragione. Valdifiori (suo pupillo) è stato anche messo da parte per far spazio ad un più idoneo Jorginho. Dal cambio di modulo il Napoli ha solo ottenuto vittorie, tranne con il Carpi (0-0), ed una striscia di imbattibilità di sette partite (quattro vittorie e tre pareggi); Sarri, oltre ad aver migliorato la fase difensiva ha anche migliorato la fase offensiva, infatti la squadra campana vanta il secondo miglior attacco (solo la Roma meglio) con 18 reti all’attivo. Per i napoletani e per il tecnico sarà forse presto parlare di scudetto, ma i risultati ed i numeri parlano chiaro: quest’anno il Napoli sembra pronto a lottare per il titolo di “Campioni d’Italia”, titolo che manca in Campania dai tempi di Maradona. Che sia la volta buona?