«Il ritorno in Nazionale? Sono sensazioni positive, che mi mancavano, è un piacere e un orgoglio tornare in Nazionale in uno spareggio così difficile. Ci vorrà tanta fame e cattiveria, ma anche i giovani dovranno fare la loro parte. Io sono nella via di mezzo, sono tanti anni che sono in azzurro ma non come i tanti senatori che ci hanno trasmesso quello che dev’essere l’obiettivo comune. Dobbiamo andare al Mondiale. Nuovamente il 3-5-2? Conterà poco il modulo con cui andremo ad affrontare la Svezia, dipenderà da come si metteranno in campo. Non è importante qual è il sistema di gioco. Se siamo pronti? Non possiamo non esserlo, è troppo importante. È una gara fondamentale per tanti motivi che tutti sanno. Sono molto fisici, rimangono corti e si muovono tutti insieme. Dovremo sfruttare le nostre qualità, che sono tante. Dovremo tenere il loro passo. Le parole di Ventura? Ognuno tira l’acqua al proprio mulino, noi siamo certi di fare una grande gara. Non sarà facile, ma abbiamo un grande gruppo, su questo sono basate le nostre vittorie. Poi sappiamo che nei momenti di difficoltà diamo il meglio di noi. Ibrahimovic assente? La Svezia così fa meno paura perché Ibra è uno dei migliori al mondo, però hanno tanti giocatori molto bravi davanti. Non lo vorranno far rimpiangere, ma abbiamo dei difensori grandiosi, i più forti al mondo. Ognuno di noi sogna di giocare un Mondiale nella propria vita, non ci sono riuscito nel 2014, ma voglio morire sul campo per giocare quello del 2018. Zaza? C’è stata voglia di rivedersi, è stato importante in Nazionale all’Europeo. C’è stato troppo accanimento nei suoi confronti. I rigori, se li tira nella stessa maniera, ora li mette sotto il sette. La rincorsa è sempre quella, in tutti i momenti». Queste le parole rilasciate da Alessandro Florenzi, centrocampista della Roma e della Nazionale italiana, in conferenza stampa.