Fiore: «Vorrei tornare al Palermo per riportarlo dove l’avevo lasciato»
Corentin Fiore, ex difensore del Palermo attualmente svincolato, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “TuttoC.com”:
«In realtà mi sono arrivate un paio di offerte dall’estero ma io vorrei tornare in Italia. Ho l’idea di non aver fatto quello che potevo fare. E poi per vivere il Bel Paese è un posto bellissimo, a livello calcistico è altrettanto incredibile. Soprattutto per noi difensori che impariamo tantissimo nei campionati italiani. Viste le mie origini italiche volevo fare bene in Italia: per questo dico che cerco un bel progetto per ripartire alla grande. Vorrei un po’ di stabilità visto che gli ultimi campionati li ho giocati 6 mesi qua e 6 mesi là. E, ripeto, vorrei farlo in Italia, anche se in Belgio mi sono tolto tante soddisfazioni, compresa la partecipazione all’Europa League con lo Standard Liegi».
«Imolese? Ero in prestito dal Palermo, abbiamo disputato un grandissimo campionato con un terzo posto inaspettato, battendo un sacco di corazzate. Era stata una bella annata e la ciliegina sulla torta sarebbe stata la firma sul nuovo contratto con il Palermo. Invece i rosanero sono ripartiti dalla Serie D e io sono ripartito da zero».
«Palermo? È anche quella che mi ha permesso di disputare un paio di partite in Serie B. Ma arrivare a gennaio è stato un po’ difficile, soprattutto perché era la mia in un altro paese. Spiace perché abbiamo perso i playoff contro il Frosinone in maniera ingiusta. È un peccato perché avrei potuto ottenere una promozione in Serie A e, magari, il club siciliano si sarebbe ripreso dal punto di vista finanziario. Avevo avuto un po’ paura per questo Palermo visto l’inizio così così e il problema coronavirus che ha investito mezza squadra. Poi ho visto il derby col Catania e mi son detto che sono stati bravi e folli a pareggiarla senza poter effettuare cambi».
«Tornare a Palermo? Perché no? Sarebbe un sogno riportarli dove li avevo lasciati. E poi a Palermo vivono solo per il calcio. Diciamo che tornerei anche a Imola: qui il calcio è meno sentito ma la società ti dà grandissima fiducia e mi sono trovato molto bene in città».