«Il presidente ha chiamato l’allenatore per dirgli che voleva parlare con la squadra. Nella discussione dice “Sai mi hanno chiamato. Ci saranno tanti giornalisti domenica”. Al di là dei meriti ha due significati: potrebbe essere a me non interessa dei meriti deve giocare mio nipote, oppure se c’è un po’ di spazio puoi far giocare mio nipote perché mi farebbe piacere. Il mister l’ha presa male e gli ha detto che si dimetteva e ha chiuso il telefono. Questo è quello che dice il presidente. Pidatella dice che il presidente gli ha detto fai come credi e ha chiuso. Dopo questa telefonata io e il dg abbiamo parlato col presidente perché la settimana prima lui aveva detto che l’allenatore aveva la carta bianca. Lui ha risposto che non si aspettava che pidatella si sarebbe arrabbiato così e che gli è stato chiuso il telefono in faccia. Io, Marcellino e Di Rosa abbiamo fatto una riunione dicendo a Ventura che ha sbagliato perché non può dire all’allenatore chi far giocare. Ventura non è uomo di calcio e ha capito di aver sbagliato. Abbiamo chiamato Pidatella e gli abbiamo detto che il presidente aveva capito di aver sbagliato, ma non era una cosa premeditata. Ventura ha fato cento passi indietro e ha fatto rientrare Pidatella, poteva anche non farlo essendo il proprietario». Queste le parole del direttore sportivo del Biancavilla, Alfredo Finocchiaro, rilasciate ai microfoni di “Prima Tv”.