Bagarre all’Assemblea siciliana. Alla richiesta di voto segreto su un emendamento alla legge di stabilità, il governatore Nello Musumeci s’infuria e attacca il deputato Iv Sammarino: «Vado via, mi auguro che di lei si possa occupare ben altro Palazzo». Dagli scranni le urla: «E’ una minaccia, vergogna». Il presidente Gianfranco Miccichè sospende aula. Stando a quanto riferito da “Gds.it”, Musumeci ha preso la parola dopo che il deputato di Iv, Luca Sammartino, aveva chiesto il voto segreto su un emendamento del M5s a una norma della legge di stabilità che stanzia fondi per lo sport. «Mi auguro che di lei e di quelli come lei si possa occupare ben altro Palazzo». Luca Sammartino, attualmente presidente della commissione Lavoro all’Ars, è indagato dalla Procura di Catania per corruzione elettorale nell’ambito di una inchiesta sulle elezioni regionali del 2017 e le politiche del 2018. Il governatore da tempo si batte per l’abolizione del voto segreto all’Ars, e nei mesi scorsi aveva garantito che non avrebbe più partecipato a sedute parlamentari fino a quando non fosse stato modificato il regolamento parlamentare che disciplina il voto segreto. L’intervento di Musumeci ha scatenato la bagarre a ala d’Ercole. Dagli scranni dei parlamentari si è udito: «Questa è una minaccia…». E ancora: “Vergogna”. Miccichè ha subito sospeso i lavori. Il confronto infuocato è poi proseguito all’esterno dell’aula. Alcuni assistenti parlamentari riferiscono di duri faccia a faccia tra altri esponenti del governo e i deputati di Italia dei Valori. Intanto Miccichè ha riferito: «Affronterò la questione con il presidente della Regione, sospendiamo per alcuni minuti ma riprenderemo i lavori proprio per il rispetto che abbiamo nei confronti di questa istituzione, sarebbe una offesa troppo grande nei confronti dei siciliani non andare avanti nell’approvazione di una legge così importante».