La vigilia del derby a Catania ha un sapore speciale per Filippi. Il tecnico rosanero torna dove la sua carriera da allenatore è cominciata. L’obiettivo è ripetere la prestazione dello scorso marzo quando i rosa si imposero 1-0.
«A Catania ho iniziato l’avventura da allenatore. È iniziato bene e quello che rimane nella memoria è un bellissimo ricordo – ha dichiarato Filippi in conferenza stampa -. Dobbiamo fare di tutto per far sì che si ritorni a Catania per ripetere la prestazione dello scorso anno, per dare un segnale al campionato e a noi stessi. Dobbiamo dare il 120%. Il Catania darà tutto, sono una bella squadre. Vanno elogiati per quanto stanno facendo in questa situazione. Il loro orgoglio è la cosa che più mi preoccupa e dobbiamo controbatteria da subito. Il mio – ha spiegato Filippi – è stato un percorso improvvisato, però in queste situazioni tiro fuori il meglio di me e mi adeguo subito cercando le soluzioni. In questi mesi abbiamo acquistato esperienza e consapevolezza. Ci siamo integrati benissimo con il gruppo squadra. Adesso, è qui che dobbiamo incidere in maniera prepotente. Il mio percorso è un percorso progressivo»
Il tecnico rosanero si è concentrato anche sulle emozioni che vivranno alcuni elementi della squadra visto che sono nati nel capoluogo: «Sicuramente l’aspetto emozionale farà la sua parte, ma non è detto che la faccia in positivo. A volte può suscitare un effetto negativo e la troppa emozione può tradire. È vero che abbiamo parecchi giocatori che sentono la partita. Questi aspetti non sempre si riversano nell’aspetto migliore. L’emozione deve essere un valore aggiunto e dobbiamo stare molto attenti. Abbiamo parlato tanto ed è la cosa che mi preme di più. Voglio la massima lucidità. Dall’Oglio è uno di quei giocatori che deve stare attento a non farsi prendere troppo dall’emozione. se dovesse giocare deve essere lucido e concentrato».
«La squadra che arriva peggio al derby potrebbe fare bene. Dobbiamo invertire questo dato. Quando sei in difficoltà – ha continuato l’allenatore – trovi le energie insperate per ribaltare ogni pronostico. Una squadra forte, come sta dimostrando di essere la nostra, sa che è una partita speciale, che ci giochiamo tanto e la base del nostro futuro. Per noi è una partita fondamentale. Dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo fare una grande prestazione, voglio una grande prestazione da tutti».
Filippi non si sbilancia sulla possibile formazione che potrebbe scendere in campo domani: «Vedremo se il campo sarà pesante. A Catania, mi dicono, il tempo è più clemente rispetto alla parte occidentale della Sicilia. Vedremo domani che condizioni ci saranno e sceglieremo».
Sugli spalti mancheranno i supporters rosanero: «Preferirei che ci fossero gli spalti pieni, però le autorità, per dare questi disposizioni, hanno le loro ragioni. Sono stati fatte tante iniziative da entrambe le società per ammorbidire le tensioni. È giusto che ci sia il campanilismo, ma sarebbe stato bello avere gli spalti pieni. Non ricordo particolarmente un derby, ma ricordo quelli in Serie A con 30 mila spettatori».
I rossazzurri vantano tra le loro fila Luca Moro, il bomber del campionato a quota 16 gol e Filippi sa bene che è temibile: «Sta facendo vedere delle cose straripanti. Lui gioca sia per se che per la squadra. Il Catania è un collettivo di alto livello. Non elenco tutti i nomi ma stanno facendo bene nonostante le difficoltà. Abbiamo preparato la partita per affrontare i Catania non Moro».
«Il fatto che ci siano i soli tifosi locali deve essere da sprono per noi. Tutto lo stadio sarà per loro, ma noi abbiamo dei colori e per quelli giochiamo. Sono convinto che quando hai una platea contro ti carichi di più e cerchi di avere un orgoglio superiore».
L’allenatore in chiusura si è concentrato sulla possibilità di scendere in campo con il trequartista: «L’abbiamo provato tanto in settimana. Solo così possiamo cambiare a gara in corso. I ragazzi sanno come muoversi in base al sistema di gioco. Lo teniamo in considerazione».