FIFA, Infantino chiude al ripescaggio dell’Italia ai Mondiali: «Siamo seri, per favore»
Raggiunto a margine dell’evento dedicato ad Artemio Franchi, il presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha risposto alle domande dei cronisti presenti.
Ecco le parole riportate da “TMW”:
«Intitoliamo l’Olimpico a Paolo Rossi, non capisco cosa si stia aspettando. Per me non c’è un italiano che abbia fatto di più per dare emozioni a questo Paese. Ha significato il riscatto di tutti gli italiani del mondo, per me è un atto dovuto: il mio appello, a chi ha il potere di decidere queste cose, è decidete per dedicare lo stadio italiano più importante a chi ha fatto più di tutti per il calcio italiano. Italia fuori dai Mondiali?
Che se ne discuta è già una bella cosa. Da italiano, per me è una tristezza incredibile, mi viene da piangere. Ma non solo a me, a tutti i tifosi italiani. Quando si parla del discorso dei Mondiali ogni due anni, o di altre competizioni, lo si fa perché effettivamente l’emozione che può dare la partecipazione a un Mondiale è incredibile. L’Italia lo ha quasi sempre giocato, altri Paesi vorrebbero farlo: dare più speranza a più Paesi nel mondo di poter partecipare penso che sia fondamentale. Io penso a quello che ho vissuto io da bambino: ora i bambini italiani, ma anche di altri Paesi, non possono viverlo ed è un peccato. In questo mondo sempre più diviso penso sia importante avere più occasioni di unioni, per giocare in un modo pacifico, fare sport insieme. Oggi i migliori calciatori giocano nelle migliori squadre delle migliori leghe: tutti gli altri sono esclusi. Quanto è importante un progetto come il nuovo stadio di Firenze? È indispensabile. È indispensabile modernizzarsi, offrire ai giovani qualcosa. Dobbiamo offrire loro infrastrutture degne di questo nome. Lo stadio di Firenze ha fatto la sua storia, è storico e bellissimo per chi ama il calcio. Però guardiamo il futuro: avere uno stadio bello, dove si può andare con la famiglia, senza rischiare, penso sia dovuto per una città come Firenze. È possibile un ripescaggio per l’Italia? Siamo seri, per favore».