L’edizione odierna di “Repubblica”, riporta un’intervista realizzata all’attore palermitano Salvo Ficarra. Ecco le sue parole a proposito della situazione del Palermo: Se ce ne fosse la possibilità, lei sarebbe pronto a comprare delle azioni del Palermo? «Certamente. Sono disposto a detenere simbolicamente qualche azione della società e dare il mio contributo. Penso che come me vorranno fare tantissimi siciliani nel mondo». A proposito di siciliani del mondo, l’italo-americano Di Piazza ha annunciato che intende partecipare all’avviso del Comune. «Io credo che tutte le risorse possono essere utili. Il mio appello da tifoso rivolto ai palermitani che parteciperanno è di non farsi la guerra tra loro. Questa è l’occasione giusta per dimostrare che non abbiamo bisogno del colonizzatore di turno e che possiamo farcela anche da soli. Del resto in passato, prima di Zamparini, lo abbiamo fatto». A cosa si riferisce? «Mi riferisco al Palermo che, campioni a parte, ci ha fatto emozionare più di ogni altra squadra. Parlo del Palermo dei picciotti allenato da Ignazio Arcoleo. Quella non era solo una squadra, ma era piuttosto una nazionale. In quella squadra c’era passione, c’era cuore. I giocatori scendevano in campo e lottavano a prescindere dallo stipendio. Ecco, mi piacerebbe rivedere un Palermo di quel tipo». C’è un personaggio simbolo che possa incarnare questo tipo di club? «Ce ne sono tanti. Abbiamo tanti palermitani bravi in diversi settori nella gestione di una società. Persone che nel loro campo hanno grandi competenze e la competenza spesso vale più dei soldi».