L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” riporta un’intervista a Ficarra e Picone, il quale parlano della loro serie Tv Incastrati.
Il sequel ci sarà ma vuoi mettere intanto la faccia stralunata di Salvo Ficarra o l’imbarazzo di Valentino Picone mentre pronunciano le battuta in…turco. Ma anche in polacco, spagnolo, greco oltre all’inglese, francese e tedesco. Insomma, eccoli pronti a diventare multilingue visto che dal 27 gennaio la loro Incastrati sarà distribuita nei 190 Paesi in cui è attiva la piattaforma Netflix.
I due poveri operai installatori coinvolti loro malgrado in un delitto di mafia, voleranno all’estero gonfi di quella loro palermitanità intrinseca. E visto che (come sono abituati a fare) hanno chiamato nella loro prima serie, un mondo di attori siciliani, eccoli diventare anche un vettore turistico… Scherzi a parte, per il momento Ficarra e Picone si godono il successo enorme dei primi sei episodi (in testa alla classifica delle serie più viste sulla piattaforma di streaming), leggendo divertiti chi li porta alle stelle e chi li vuole nelle stalle, equamente divisi. Ma i (pochi) commenti negativi non pesano di certo, anzi, e Netflix a quanto pare sta già pensando al sequel. A meno che «Salvo non spoleiri la trama prima del tempo» dice Valentino ai microfoni di Rgs.
L’intervista ai due comici è in programma oggi alle 12,10: una rotolata di battute, tra Ficarra amante delle serie televisive e Picone che cerca di svicolare. «Ma mica è diverso in realtà – interviene subito Picone –. Se parliamo di una serie, Salvo me la racconta prima e se l’ho vista, me la racconta di nuovo per sottolineare i particolari che secondo lui mi sono sfuggiti…».
Pronta la risposta: «Valentino ha bisogno che qualcuno gli spieghi bene le cose».
Incastrati insomma, è un successo anche per tutti gli at[1]tori che ci hanno lavorato, da Mary Cipolla a Gino Carista a Sergio Friscia, Marianna di Martino, Leo Gullotta, a Anna Favella che nella serie è la sorella di Picone e la moglie di Ficarra («ormai Anna mi chiama fratellone» ride Valentino), Tony Sperandeo («È il nostro De Niro; nel film è un mafioso ma dai risvolti comici, ogni bugia che dice gli provoca irrefrenabili balbuzie. Tutta Italia conosce Sperandeo per i suoi ruoli nei film di mafia, ma noi ce lo ricordiamo nei suoi esordi comici, ed era bravissimo: qui Tony mette insieme le sue due anime, con effetti comici straordinari»).
E un ricordo va a Enzo Buffa, l’attore comico che è appena scomparso: «È la sua ultima apparizione, ci ha regalato il suo ultimo sorriso» dicono Salvo e Valentino. Il 27 gennaio arriva lo schermo estero. «Siamo curiosi di vederci tradotti. Scherziamo, ma questa ondata di affetto improvvisa e tutta insieme, ci ha veramente reso felici». E ci sarà il sequel»…«Se Ficarra non lo avrà già spoilerato a parenti e amici»