“Serenità che invece i tifosi hanno perso? «Innanzitutto questo Palermo non è più il nostro Palermo, ma il Palermo di Zamparini. A noi non resta che aspettare che possa tornare anche nostro. È vero, un presidente è il proprietario del club, ma una squadra di calcio appartiene anche alla gente. Appartiene alla città». E perché adesso questo non accade? «Perché, a parte la maglia, Corini e qualcuno che ancora si batte, in questo Palermo non c’è altro che lo faccia sentire nostro. Sembra che i giocatori vadano in campo con il cartellino del prezzo sulla maglia. Il problema però non è nemmeno questo. Il problema è di dignità». In che senso? «Palermo non ha mai detto nulla a Zamparini nemmeno quando ha venduto tutti i pezzi migliori che negli anni sono transitati da queste parti. Noi sapevamo che la nostra realtà era questa, ma in cambio avremmo voluto soltanto non diventare lo zimbello d’Italia».”. Questa una parte dell’intervista al duo comico palermitano, Ficarra&Picone realizzata da “La Repubblica”.