Intervenuto ai microfoni di “Telenord”, Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ha fatto un bilancio di questo anno complicato, partendo proprio dalla pandemia che ha condizionato la vita di tutti negli ultimi mesi:
«Ogni anno ha la sua storia. Io sono dispiaciuto per chi ha perso qualche familiare, non solo tra i tifosi ma nell’Italia in generale. Però devo dire che ogni anno ha la sua storia e noi siamo fortunati, ringrazio Dio perchè non ci è capitato niente. Noi ricordiamo sempre gli infermieri, nessuno toglie nulla a loro, ma pensate alle famiglie che hanno perso un caro, pensate a chi ha perso il lavoro o a una serie di situazioni che sono successe in questo anno bisesto. Ringraziamo Dio, sia noi più degli altri.
Io andrò via da questa squadra quando vincerò qualcosa e quando avrò fatto tutte le strutture che sono ripartite, abbiamo vinto la burocrazia. Voglio dire una cosa ai miei tifosi, dobbiamo essere fiduciosi: sto facendo una bella tribunetta al campo e quando i tifosi verranno a vedere gli allenamenti avranno un posto comodo e caldo.”
Il futuro di Quagliarella? Quagliarella è un paraculo. Gli voglio un mondo di bene, è un ragazzo per bene. Vi racconto una storia: io arrivai alla Sampdoria e chiamai il suo procuratore e lui mi disse ‘lascia perdere perchè con te non ci viene’. Allora io sono un uomo che aspetta e non molla mai niente, fino a che non sono riuscito a prenderlo in un momento difficile per Quagliarella. Ci ho creduto, gli voglio bene e i risultati si vedono. Lui mi ha mandato un messaggio e io lo accolgo, adesso pensasse a fare gol e a farci vincere le partite perchè è qui per questo».