Giovanni Ferraù, presidente di Sigi, è intervenuto in conferenza stampa soffermandosi sul futuro del Catania. Le sue parole riportate da “Lasiciliaweb.it”:
«Sigi con l’aiuto degli sponsor e dei tifosi ha mantenuto fede all’impegno di iscrivere la squadra. Non è un punto di arrivo, ma di partenza. Abbiamo iscritto club per poterlo cedere. L’obiettivo di Sigi è trovare un investitore solido che possa acquistare interamente la società o entrare in compartecipazione. Tra le somme versate per l’iscrizione ci sono 500 mila euro provenienti da una società maltese a fronte di un contratto che prevede un accordo di riservatezza sul quale non posso dire molto se non che la cifra riguarda la possibilità di acquisire una percentuale minoritaria del Calcio Catania. I maltesi hanno chiesto altri 20 giorni per completare la due diligence e hanno manifestato il desiderio di coinvolgere altri investitori e sponsor di Malta. Mi sembra siano molto convinti»
«Siamo stati convocati nei prossimi giorni all’Agenzia delle entrate per riprendere le trattative per questa benedetta transazione fiscale. Per raggiungere un accordo serve l’intervento di un finanziatore esterno come lo era Tacopina. Col Comune di Mascalucia la situazione è abbastanza cristallizzata con l’accordo per un pagamento ventennale. La situazione debitoria non è cambiata e mette insieme mutuo di Torre del Grifo, creditori privati e creditori istituzionali. I 630 mila euro di Tacopina? Non sono una sua rinuncia, abbiamo il diritto di trattenerli visto che il contratto di opzione non è stato esercitato a titolo di ristoro del danno. Non stiamo pagando debiti nostri: i debiti Sigi ammontano a 26 mila euro, il resto è pregresso. La situazione debitoria ora è ben definita, la Procura si fida della nostra gestione».
«Campionato? Siamo in buona compagnia, con Palermo, Catanzaro, Avellino e Bari. Noi non vogliamo vivacchiare, non siamo per scelta in Serie C come le squadre che ho citato e che puntano a vincere»