Ferrari distrutta di Marchetti, il lavaggista: «Sono assicurato, mai più per 20 euro a prescindere dal mezzo»

«Stavo andando piano ma ho perso il controllo dell’auto, molto potente, e sono andato a sbattere. Quando è esploso l’airbag ho avuto paura perché non vedevo se stavo investendo delle persone. Sono sceso subito. La Ferrari era distrutta, ma per fortuna non c’erano feriti. L’importante è quello».

Dopo l’incidente con cui ha sfasciato il bolide del portiere Federico Marchetti, l’addetto all’autolavaggio che stava riportando la Ferrari al campo del Genoa – come si legge su “Repubblica.it” – racconta cosa è successo. Ma a una condizione: non vuole rivelare il suo nome e nemmeno quello della ditta per cui lavora, uno dei cinque autolavaggi che distano poche centinaia di metri dal campo Pio XII di Genova Multedo. «Perché è da dieci anni che faccio bene questo lavoro, ma basta un incidente sfortunato e i clienti potrebbero pensare che sono disattento e rovino le loro automobili». «Ho chiamato subito Marchetti, ci siamo rassicurati di avere tutte le polizze previste. Ovviamente ho un’assicurazione con un massimale da due milioni di euro», dice sventolando i documenti nel suo ufficio. «Per questo sono tranquillo. Ma di sicuro il servizio di lavaggio e consegna a domicilio, che faccio pagare 20 euro a prescindere dalla tipologia di mezzo, non lo farò più».