Fella su Baldini e il Palermo: «Ci disse che saremmo andati in B. E aveva ragione»

Protagonista dell’ultima puntata di Cdc Talk è stato Giuseppe Fella, attaccante della Cavese, che ha ripercorso momenti chiave della sua carriera e parlato del presente con la maglia biancoblù. Un’intervista ricca di spunti, raccolta direttamente dai microfoni della trasmissione sportiva.
Dopo un avvio complicato di stagione, il cambio in panchina ha portato nuova linfa al gruppo:
«Siamo cresciuti come squadra, il gruppo si è amalgamato. Tanti giovani che avevano bisogno di tempo, anche loro hanno contribuito alla salvezza e ora puntiamo a qualcosa in più. È la terza volta che indosso la maglia della Cavese, ho la città nel cuore e con la piazza ho un ottimo rapporto. Mi sento a casa qui».
Fella è attualmente il quarto miglior marcatore nella storia del girone C:
«Non sapevo di questa statistica, ma mi fa veramente molto piacere. Si può migliorare sempre. Chiricò? La sua carriera parla da sé, è uno dei giocatori più forti della categoria. Forse ha fatto meno di ciò che poteva, ma la sua mentalità mi ha colpito. Lo conoscevo come calciatore, ora l’ho scoperto anche come uomo».
Sul suo straordinario rendimento nella stagione 2019/2020:
«C’è rimpianto, c’era un’epidemia in atto, ma sono contento dei 17 gol fatti fino a febbraio. Ho avuto una chiamata dalla B, sono stato acquistato e il rimpianto è arrivato dopo, quando non ho più giocato in B. Odjer è un amico, ci siamo conosciuti a Palermo. Faccio il calciatore ma ho anche giocato a basket, prima di decidere di dedicarmi al calcio».
Parole positive anche per l’attuale tecnico della Cavese, Giacomo Maiuri:
«Con lui mi trovo bene, ha tantissima stima in me e tra l’altro lo conoscevo già, avendolo avuto ai tempi di Nocera».
Tra i ricordi più divertenti, Fella cita l’annata a Monopoli:
«Quando ho fatto 17 gol, ci organizzavamo a cena per provare le esultanze che poi facevamo in campo la domenica. Un periodo bello e spensierato».
Infine, un pensiero anche sull’esperienza a Palermo sotto la guida di Silvio Baldini:
«Lui è un tipo particolare, ma parla in faccia. Baldini è una persona vera, un grande allenatore e ci tiene tanto al lavoro mentale. Dopo un esonero a Palermo, arriva e ci dice che andiamo in B al primo giorno. Alla fine, verso marzo, lo pensavamo tutti e ci siamo andati veramente. Quando è arrivato non abbiamo fatto bene, poi però c’è stato uno switch e abbiamo raggiunto la promozione».
Sui suoi idoli calcistici, non ha dubbi:
«Il mio idolo, visto solo in video, è Ronaldo “Il Fenomeno”, mentre l’altro è Kakà, per lui impazzivo».