L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta le dichiarazioni di Mattia Felici, trequartista del Palermo. Com’è nato l’amore per il calcio? «Dai tre ai sei anni ho praticato mini moto. Poi siccome la mamma aveva paura, sono finito in una scuola calcio». Cresciuto nel segno di Totti: «Dell’ottavo re di Roma. Il mio sogno in assoluto sarebbe quello di diventare il nono (ride, ndr). Mi dicono che assomiglio a Ilicic, ma il mio mito è Neymar». Cosa le piace e cosa cambierebbe di lei? «Il dribbling è la mia specialità; fisicamente vorrei essere più robusto».