Felice Evacuo: «Palermo, con Brunori puoi sognare. I playoff al Barbera…»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha riportato un’intervista a Felice Evacuo il quale ha parlato anche del Palermo.

Felice Evacuo ha giocato quattro volte i playoff con il nuovo format, arrivando in finale con l’Alessandria e vincendoli a Trapani. Nessuno, quindi, meglio di lui sa cosa può fare la differenza per arrivare fino in fondo. «Ci vogliono compattezza di squadra e unione d’intenti – dice l’ex granata -. I playoff sono gare secche dove la concentrazione deve essere sempre altissima, non puoi permetterti errori. Poi un pizzico di fortuna non guasta mai».

Qual è la squadra favorita per la vittoria dei play-off? «Le favorite restano sempre le seconde classificate, anche se, secondo me, in questa stagione Avellino e Palermo possono sperare di vincere perché hanno squadre davvero forti».

Visto che ha giocato sempre in piazze calde del Sud Italia, il pubblico quanto può fare la differenza nei playoff? «Il pubblico per le grandi piazze è sempre una spinta fondamentale verso l’obiettivo finale. Disputare le eventuali gare di ritorno in casa può essere fondamentale per le squadre che hanno tifoserie numerose e appassionate».

L’ha affrontato sia all’andata che al ritorno (dove ha anche segnato), che impressione ha avuto quest’anno del Palermo? «Ottima e ha chiuso la regular season in crescendo: può disputare un grande playoff».

Da attaccante, che ne pensa della stagione di Brunori? È pronto per il salto di qualità o è da considerare un bomber di categoria? «Assolutamente sì. Ha fatto un campionato straordinario e ha dimostrato con i fatti di valere altre categorie».

Baldini lo ha sempre affrontato da avversario. Cosa ha dato in più al Palermo? «Baldini è un tecnico esperto ed evidentemente ha saputo toccare le corde giuste nello spogliatoio. Entrare nello specifico, da fuori, è sempre difficile, ma la squadra lo segue ed è questa la cosa più importante».

Che ricordo le è rimasto della Sicilia e dell’esperienza a Trapani? “La Sicilia è meravigliosa. Ho avuto modo di viverla, ci sono posti davvero meravigliosi. La mia esperienza a Trapani è stata preziosa. Dal punto di vista calcistico abbiamo vissuto momenti altalenanti, passando da momento entusiasmanti come la vittoria ai playoff, a momenti deprimenti come l’esclusione dal campionato. A livello di vita personale è stato tutto molto bello».

A 39 anni ha annunciato il ritiro, ora cosa farà? «Vorrei ricoprire ruoli dirigenziali o qualificarmi per diventare agente sportivo. Sicuramente non farò l’allenatore o farò parte di staff tecnici»