Federico: «Diakité del Palermo è destinato a giocare in Serie A»

Intervistato da “PianetaSerieB.it” l’ormai ex direttore sportivo del Giulianova Sandro Federico si è espresso sui giovani talenti della B e della C menzionando anche del calciatore rosanero Salim Diakité.

Ecco le sue parole:

Percorso Carrarese? «Dopo tantissimi anni di C e dilettanti è ovvio che si paga lo sconto di inesperienza, la Serie B è di livello altissimo, non è facile competere con le altre. La Carrarese ha una proprietà forte, solida quindi sono convinto che possano uscire da questa situazione, soprattutto quando potranno tornare a giocare nel loro stadio».

Passiamo a Gondo. Il centravanti della Reggiana è ancora a secco dopo le prime 7 partite: cosa gli manca per sbloccarsi? «È un giocatore che non è un bomber, lavora bene per la squadra, si sacrifica tantissimo. Il gol arriverà ma già quello che riesce a fare alla squadra è qualcosa di importante e le reti saranno solo una conseguenza».

Diakitè sta continuando il suo percorso di crescita al Palermo, siglando anche una rete importante nello scorso match contro il Sudtirol: come vede il proseguo della sua carriera? «È destinato a fare il salto in Serie A. Ha un motore diverso dagli altri ed ora ha aggiunto pure la consapevolezza nei propri mezzi. È migliorato, ora sta facendo anche gol e per questo è prossimo alla massima serie. Come lui lo stesso Santoro, altro prodotto del nostro Teramo. Lui ci è arrivato con sacrificio, abnegazione, forza di volontà e si sta guadagnando la Serie A. Vorrei citare Francesco Palmieri, arrivato al Sassuolo in prima squadra in ritardo, questo salto lo meritava anni fa. Vede il talento come pochi, penso che il Sassuolo arriverà in A perché ha una società forte e solida Ho grande stima di lui. Poi vorrei citare Birligea, un attaccante preso a Teramo a zero dal fallimento del Palermo. Poi facemmo un’operazione interessante con il Cluj un po’ a sorpresa. Dopo due anni si guadagna il posto da titolare e quest’anno ha partecipato al campionato europeo con la Romania. Quest’estate poi si è chiuso un affare record per il mercato rumeno per il suo passaggio alla Steaua Bucarest. Preso a 0 e poi un’operazione fantastica con il Cluj per la quale ho tenuto il 40% sulla rivendita. Vedere un ragazzo dalla Serie C che arriva a quei livelli mi inorgoglisce perché vuol dire che anche nella nostra Serie C si può fare qualcosa di importante. Nella squadra che vinse il mondiale del 2006 c’erano 7 giocatori passati dalla C».

Per chiudere, dopo le prime 7 giornate, riesce a fare un quadro delle pretendenti alla promozione? «Oltre al Sassuolo già citato, secondo me il Pisa è una sorpresa e tornerà sicuramente il Frosinone seppur la partenza stentata, Guido Angelozzi e Vivarini sono due persone preparate ed i ciociari si giocheranno la promozione».