Federico Cerone ha rilasciato una lunga intervista a “tuttoseried”, toccando vari temi. Di seguito alcune sue parole: «Credo di poter dire che questa Stagione sia volta definitivamente al termine. In cuor mio spero ancora che si possa fare di tutto per ritornare all’attività agonistica, ma è una speranza legata, non tanto alla ripresa della Stagione in se’ e per se’, quanto alla consapevolezza delle difficoltà a cui molti tesserati andranno incontro in caso di stop definitivo. Uno scenario che porterebbe a non avere più garantito quello stipendio che consente alla maggior parte di noi di vivere e mantenere una famiglia. Anche per questo in tanti sarebbero disposti a giocare persino in piena estate, proprio per salvaguardare le nostre famiglie, anteponendo questo aspetto alle ambizioni stagionali e alle dinamiche strettamente legate al campo di gioco. Semmai si riprendesse a giocare a fine Maggio, a Giugno inoltrato, o magari anche oltre, scendendo in campo ogni tre giorni, la Stagione si potrebbe anche portare a termine, ma questo solo e soltanto se sussistessero le condizioni igienico-sanitarie necessarie, che ci consentano di dare il massimo in assoluta tranquillità. È chiaro che se ci fosse anche solo il minimo rischio di contagio, il Campionato non potrebbe mai ripartire. È un momento storico molto delicato per tutti quanti. Fortunatamente sono riuscito a rientrare presso la mia residenza romana, dove trascorro le giornate in compagnia di mia moglie e delle due nostre bambine. Questa situazione si protrae ormai dal 7 Marzo e non si esce da casa se non per fare la spesa o per recarsi in Farmacia. È ancora abbastanza difficile rendersi conto della gravità di ciò che stia avvenendo nel mondo intero e riflettevo proprio sul fatto che le nuove generazioni leggeranno di questo evento sui libri di storia. È un momento drammatico che dobbiamo affrontare con responsabilità, sperando che termini quanto prima. Nel caso in cui si arrivasse ad una definitiva chiusura della Stagione, sento di sposare appieno il pensiero della nostra Società. Credo sia corretto arrivare ad una doppia promozione diretta, quindi con diciotto promozioni in Serie C, garantendo il salto di Categoria solo a quei Club che siano in regola con il pagamento di tutti gli stipendi e di ogni onere di genere finanziario. Con diciotto promozioni si potrebbe pensare ad una Lega Pro con quattro Gironi e sono convinto che le attuali prime due di ogni raggruppamento di Serie D possano ben figurare in Lega Pro già con gli organici di quest’anno. Palermo e Savoia, Bitonto e Foggia, ma anche formazioni come Mantova, Turris, Pro Sesto, Audace Cerignola, Campobasso, Matelica, Lucchese, Prato, Grosseto, credo farebbero un’ottima figura anche tra i Professionisti. E poi per gli investimenti fatti e il rendimento palesato nei rispettivi Gironi, credo sia giusto garantire loro la promozione a tavolino. Mentre, per quanto riguarda la zona retrocessione, sarei dell’idea di far retrocedere le attuali ultime due di ogni classifica, riducendo al minimo il numero degli scontenti».