Fc Messina, Arena dà la carica: «Il Palermo deve stare attento. Ho preso altri 2 top…»
L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Rocco Arena, presidente del FC Messina e dell’Alicante, club della 5a serie spagnola. Look stravagante, tra t-shirt del FC e il pantaloncino del Torino, «La mia squadra del cuore, ora sono due». Molti tatuaggi in bella vista. quanti sono? «15 o 17, non ricordo. Quello a cui tengo particolarmente è la firma di mia madre, Maria. Quando la vedo le tocco sempre il sedere. E lei si arrabbia». Di Arena, invece, dicono si arrabbi raramente. «Non ho particolari manie di controllo. Delego conserenità. La fiducia è importante. Anche nel calcio, tanto poi sono i risultati a dare le sentenze». È un messaggioper mister Costantino? «Macché, in ritiro ho pure fatto installare nella sua camera un tv di non so quanti pollici». Per le serie tv? «No, è un malato di calcio. Passa giornate intere a visionare giocatori». Il dg Ferrante dice di aver sposato il progetto perché lei è unvincente «Lo ringrazio. In effetti, non mi piace fare la comparsa». Con il Palermo nel girone I della D, il rischio però c’è… «Dovrà vincerle tutte, in quel caso tanto di cappello. Contrariamente potrebbe esserci qualche sorpresa». Per esempio? «Il Fc Messina». Affermazione ambiziosa… «Scherzi a parte, sarà un campionato avvincente. Rispettiamo tutti, non temiamo nessuno. Non necessariamente sarà il Palermo a fare da battistrada». E se lo facesse l’Acr Messina? «Mi farebbe molto piacere se una tra Fc e Acr Messina vincesse il campionato. E’ importante che la città ritrovi il calcio professionistico. Sarei il primo a festeggiare anche per l’Acr». Che godrà del sostegno della curva, a differenza vostra… «Ero un ultras. Capisco la loro scelta e la rispetto al 100%. Al momento aspiro a guadagnarmi la loro stima per aver investito nella città, nient’altro». La riapertura del Celeste potrebbe incentivare questa aspirazione. L’ipotesi del prossimo autunno è concreta? «No. Vogliamo giocare al Celeste già dalla prima in casa. Anzi: quando l’impianto sarà accessibile al pubblico, vorrei che per un giorno si mettessero da parte rivalità e acrimonia e che i tifosi dell’Acr venissero per salutare il tempio del calcio dello Stretto». Si sente messinese? «Decisamente. A scuola i compagni mi davano del terrone. Fiero di esserlo». Antonio Montella arriva? «Credo stia per chiudere la valigia. È un grande attaccante». Il centravanti potrebbe essere Babacar Mbaye Diop… «192 centimetri. Ha giocato in Süper Lig. E’ strepitoso». Lo prendiamo per un sì? «Oggi sarà a Messina».