Intervenuto ai microfoni de “La Stampa”, l’amministratore delegato del Milan Marco Fassone ha fatto chiarezza sull’attuale situazione dei rossoneri: «Nessuno aveva pensato che con una squadra così rinnovata non ci sarebbero stati problemi, ma di sicuro siamo indietro rispetto ai programmi di 5-6 punti. L’obiettivo era tenere a corta gittata il quarto posto per tutto il girone di andata, assestarci e dare la scalata alla zona Champions nel ritorno. Chiaro che i margini di recupero ci sono, ma non possiamo più permetterci di sbagliare. Montella? È stato scelto da noi e ha tutta la nostra fiducia. Cosa succederebbe se perdesse di nuovo? Inutile ragionare sui se e sui ma, qui dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione per trovare una via di uscita. Manca la scintilla, il gol che fa invertire la rotta. Ma sono convinto che ce la faremo. Non è questione di pressione, il Milan è stato costruito per ottenere certi risultati: non stanno arrivando e abbiamo il dovere di essere trasparenti con i nostri tifosi. Siamo tutti a tempo. Compreso il sottoscritto. Montella-Mirabelli? Non si è strappato niente. Stiamo tutti dalla stessa parte. Bonucci? Ci sono persone contente quando togli loro delle responsabilità e altre che invece sono nate per averne. Bonucci appartiene alla seconda categoria. È vero, non sta rendendo per quello che è il suo valore. Ma anche lui sta pagando la situazione generale. Obbligo Champions? Piano con la parola obbligo. La Champions è fondamentale per il nostro progetto: mancarla, però, non blocca i piani. Ritarderemo di un anno e troveremo il sistema di equilibrare la mancata entrata degli introiti Champions con la cessione di uno-due top player».