L’assessore regionale al Territorio e ambiente, Toto Cordaro, ha firmato oggi il decreto attuativo che estende le concessioni demaniali fino al 31 dicembre 2033. Il provvedimento, si legge in una nota, è “frutto di un confronto proficuo con tutte le associazioni di categoria, sentita la IV Commissione parlamentare presieduta dall’onorevole Giusi Savarino”. Stando a quanto riferito da “Repubblica.it”, i punti più importanti del decreto sono: l’immediata estensione al 2033; la presentazione delle istanze (1 giugno- 31 agosto 2020) attraverso portale informatico dedicato, che consentirà, per la prima volta, l’avvio delle procedure di concessione del demanio marittimo in via digitale. “Anche in questo campo, dunque – sottolinea l’ assessore Cordaro – con il governo Musumeci trasparenza, semplificazione rispetto dei tempo delle procedure amministrative. Nella riunione si è stabilito che dal 22 maggio potranno essere avviate le attività di bar e ristorazione all’interno degli stabilimenti balneari previa circolare del presidente della Regione. E’ stato infine deciso che, fermo restando il nulla osta dell’assessorato alla Sanità, che prevede il previo esame positivo delle acque di balneazione, la stagione balneare in Sicilia aprirà i battenti sabato 6 giugno”. L’assessore Cordaro – ha affermato oddisfatto il coordinatore della categoria Oasi balneari di Confartigianato Sicilia, Giovanni Cimino – ha firmato in diretta il decreto di proroga delle concessioni balneari fino al 2033 e già dal primo giugno si potranno presentare in via telematica le autodichiarazioni”. E se questa firma da un lato permette a tutti i concessionari di ripartire, dall’altro all’interno della categoria c’è tanta preoccupazione. “Molti concessionari – spiega Cimino – hanno paura di sostenere spese importanti per riadattare gli stabilimenti in base alle nuove linee guida per l’emergenza coronavirus e poi non avere l’utenza necessaria per coprire i costi. Ovvero, se mai il numero dei contagi dovesse tornare a crescere e quindi ritrovarsi di nuovo a non potere andare al mare, non ci sarebbe modo di ammortizzare i costi di montaggio delle strutture”. Un problema questo che verrà discusso nella prossima riunione in commissione. “Siamo soddisfatti e ringraziamo l’assessore – aggiunge Cimino – per aver compreso le nostre esigenze che sono anche comunque anche le esigenze dell’utenza, che ha voglia di un ritorno alla normalità e di mangiare un gelato o gustare una pizza in riva al mare”.