“Repubblica.it” si sofferma sull’assalto all’Ikea di Collegno, in provincia di Torino. Nel primo giorno vero di Fase 2, la coda si è vista sin dal primo mattino nel punto vendita della multinazionale svedese. «Colpa del contingentamento, dei percorsi segnati e della sottovalutazione da parte dell’azienda del numero possibile di clienti», dice Umberto Radin segretario della Cgil commercio. Ikea. «Avevano calcolato un flusso di circa 1.500 persone per il giorno della ripartenza, ma dai nostri calcoli ci saranno stati circa 15 mila ingressi», sostengono i delegati sindacali della multinazionale svedese.