Secondo quanto riportato da “Fatto Quotidiano”, un documento dell’ Istituto superiore di sanità spiega la scelta del governo Conte di procedere alla “fase 2” con molta cautela e scadenzando le riaperture fino a settembre (le scuole) e oltre (il comparto degli spettacoli dal vivo). Se riaprissimo quasi tutto, il tasso di riproduzione del virus Rt (cioè la previsione del numero medio di contagi a partire da una persona che ha contratto il virus, ndr) tornerebbe sopra 2, tra il 2,06 e il 2,44 per una media di 2,25 e le terapie intensive, che pure sono state potenziate, sarebbero di nuovo sature in meno di 40 giorni, l’ 8 giugno. “Riaprire le scuole – si legge nel documento – innescherebbe una nuova e rapida crescita dell’ epidemia. La sola riapertura delle scuole potrebbe portare allo sforamento del numero di posti letto in terapia intensiva”. Nelle raccomandazioni finali il Comitato tecnico scientifico sottolinea che “persistono nuovi casi di infezione”, avverte che “le stime attuali di R0 ” sono “comprese tra 0,5 e 0,7” e che “se R0 fosse anche di poco superiore a 1 (ad esempio nel range 1,05-1.25) l’ impatto sul sistema sanitario sarebbe notevole”.