Farina: «Denuncerei ancora la tentata combine anche se smisi di giocare. Ora penso al Siena»

In un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, Simone Farina, ex difensore del Gubbio, racconta la sua esperienza come simbolo di integrità sportiva e il ritorno nel calcio italiano come direttore generale del Siena in Serie D.

L’inizio della vicenda: la proposta indecente
È il 26 settembre 2011 quando Farina riceve un messaggio da Alessandro Zamperini, ex compagno nelle giovanili della Roma. Dopo un incontro in una pasticceria, Zamperini gli offre 200.000 euro per truccare una partita di Coppa Italia contro il Cesena.

Farina rifiuta e denuncia tutto alla Procura di Cremona, dando il via all’inchiesta “Last Bet” che ha scoperchiato uno scandalo di scommesse illegali nel calcio italiano.

L’isolamento e la rinascita
Nonostante il riconoscimento internazionale – dalla convocazione in Nazionale da Cesare Prandelli alla nomina di ambasciatore FIFA – Farina si ritrova emarginato dal calcio italiano.

“Non mi sono mai pentito della mia scelta, ma nessuno in Italia mi voleva più”, racconta. Costretto a emigrare in Inghilterra, ha lavorato con l’Aston Villa e il Leeds United, insegnando calcio ai giovani e collaborando con Interpol per promuovere un calcio pulito.

La lotta alle scommesse e la prevenzione
Farina sottolinea come le scommesse e la ludopatia restino pericoli concreti:

“La ludopatia è una malattia subdola. Quando diventi compulsivo, puoi finire nelle mani di gente senza scrupoli”, commenta, citando i casi recenti di Fagioli e Tonali.

Secondo Farina, rispetto al 2011 c’è più consapevolezza sui rischi e strumenti migliori per prevenire questi fenomeni, grazie anche al lavoro svolto insieme ad Andrea Abodi ai tempi della Serie B.

“Oggi i calciatori hanno più strumenti per non cadere in tentazione, ma non bisogna mai abbassare la guardia”, avverte.

Il ritorno nel calcio italiano con il Siena
Dopo anni lontano dall’Italia, Farina è tornato come direttore generale del Siena.

“Quando sono arrivato, non c’era nulla. Abbiamo rifondato il settore giovanile e ora contiamo oltre 100 ragazzi”, spiega.

L’obiettivo è riportare il Siena tra i professionisti, puntando ai playoff.

“Oggi trasmetto ai giovani l’importanza di valori come la correttezza e l’integrità”, aggiunge, confermando il suo impegno nella prevenzione e organizzando incontri nelle scuole e nelle aziende.