Faggiano in sala stampa: «De Zerbi resta, crediamo nella salvezza ma siamo fragili. Mercato? Ecco quando interverremo…»
Intervenuto in conferenza all’indomani della sconfitta rimediata dal Palermo contro il Cagliari, il direttore sportivo rosanero ha parlato del momento della squadra, di De Zerbi e di tanto altro. Di seguito quanto raccolto in sala stampa dalla redazione di Ilovepalermocalcio:
SALVEZZA: «Sono qui oggi perché volevo fare capire che non siamo abbattuti e siamo sempre positive. Penserete che sono pazzo, ma non è così. Sapevamo che dovevamo soffrire, ma non vogliamo far soffrire tutti così tanto. Non è un momento facile, anche a livello di risultati. Il Palermo calcio è positivo, cerchiamo di cambiare rotta ed essere uniti più di prima. Solo così possiamo ottenere i risultati che ci servono, con il lavoro del mister e con i risultati della squadra. Ci vuole attenzione, ieri non ne abbiamo avuta abbastanza. Sono qui per far passare il messaggio di tutti, anche dei magazziniere. Siamo tutti con De Zerbi, poi è chiaro che il tifoso guarda il risultato. Io dico che ce la possiamo giocare con tutti, ci vuole un’iniezione di fiducia. Adesso ci aiuteranno solo i risultati».
MERCATO: «Io sono sempre abituato a metterci la faccia. Anche se sono arrivato all’ultimo insieme a De Zerbi. Abbiamo la nostra convinzione. Non parlerò di mercato fino a gennaio, parleremo di mercato solamente a mercato aperto. Tutte le chiacchiere che sentite non partono da me o comunque da noi. Anche a me arrivano i messaggi, ma di certo non chiamiamo noi».
CAGLIARI: «Siamo convinti del nostro lavoro. I risultati non ci stanno aiutanto. Prendere 4 gol non è mai un bel risultato. Ieri c’era un rigore per noi, ma nessuno ne ha parlato. La squadra ieri non ha reagito male, ma dobbiamo fare meglio. Dobbiamo stare più attenti, io per primo. Io sono arrabbiato e nervoso, ma sono positivo. La mia positività devo trasmetterla alla squadra, cerco di incoraggiare tutti. Nessuno deve avere alibi. È troppo facile cambiare allenatore e dire la colpa è di Zamparini».
ZAMPARINI: «Zamparini paziente con De Zerbi? Io sto conoscendo il presidente adesso. È uno che di calcio ne capisce, sta attento ai particolari. Ha visto che la squadra sta reagendo. Sono tutti convinti di potercela fare. Non deve avere alibi nessuno. Siamo stati chiamati, abbiamo scelto di accettare il Palermo. Sapevamo di dover lottare. La colpa non è sempre di compra i giocatori o di qualcun altro. È di tutti. Inutile dire che l’ambiente a Palermo è così. Dobbiamo credere nel lavoro. Anche chi non ha giocato ieri ha fatto capire che è con noi. È una cosa fondamentale, non tutti i gruppi avrebbero fatto così».
MILAN: «Io sono contento se vinciamo con il Milan. Abbiamo anche la maledizione che in casa non abbiamo preso punti. Esonero? De Zerbi sta lavorando, io non ho chiamato né sentito nessuno. Se perdiamo si vedrà, non posso fasciarmi prima la testa».
ANCORA MERCATO: «Poca qualità? È una domanda difficile. Non voglio parlare di mercato fino a gennaio. Io ho un gruppo da difendere. Queste sono chiacchiere che fanno male alla squadra. È normale che non posso dire che a gennaio dobbiamo rinforzarci».
INFORTUNI: «Infortunati? Potrebbe essere un alibi. Ma gli infortunati li hanno tutte le squadre. Ci mancano dei titolari, dobbiamo stringere i denti e chi gioca deve stare attento. Potrebbe diventare lui il titolare».
NESTOROVSKI: «Fragilità mentale? Ieri forse meno rispetto ad altre gare. Con il Cagliari abbiamo reagito. Sulla mentalità ci stiamo lavorando, ci devono essere dei leader. Bisogna essere positivi. Nestorovski nel suo primo anno fa la contro tutti, è un motivo di vanto per tutti. Non sa nemmeno l’italiano. Ieri voleva andare in porta partendo da centrocampo. È uno positivo, è uno che ci crede».
ESPULSIONE: «Non possono festeggiare tre minuti. Ma non sono stato cacciato solo per questo. Io in panchina vivo molto la gara, magari ho esagerato».
CORSA SALVEZZA: «Io non faccio calcoli, penso solo a vincere. Non guardo con chi giocano gli altri. Penso ai nostri risultati. Empoli-Pescara? C’è il rischio che allunghino, ma dobbiamo pensare a noi stessi».
SERIE A: «L’avevo fatta a Siena. È difficile, sapevo che non sarebbe stato semplice. Non è semplice per nessuno. Anche l’Inter ha cambiato due allenatori in poche partite».
CAMBIO IN PANCHINA: «Allenatori che si sono proposti? Sì, ma simpaticamente. Io non ho parlato con nessuno. Io posso parlare per quello che faccio e rispondere quello che mi chiedono. Se qualcuno ha chiamato Zamparini non glielo andrò a chiedere io».