Emanuele Facile, ex amministratore delegato del Palermo, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “Lavocedinewyork.com”, ritornando sulla situazione societaria dei rosanero, di cui è stato uno dei protagonisti negli ultimi mesi. Ecco quanto dichiarato: «Per chi deve decidere in una settimana, dieci giorni al massimo è molto difficile. È un tema di Paese, perché l’Italia è piena di regole e, vista dagli Stati Uniti o dall’Inghilterra, sembra sempre che dietro la complessità ci sia una truffa. L’effettivo “prezzo” dei 28-29 milioni di debito dipenderebbe dall’eventuale promozione in serie A del Palermo. Sono debiti finanziari, debiti scaduti. All’acquirente non è richiesto di mettere subito tutti questi soldi, ma se ne deve fare carico. Oggi la gestione produce delle perdite: in serie B, quindi fino al 30 giugno 2019, la società accumula un passivo».