Fabregas presenta Como-Feralpisalò: «Non ho ancora deciso la formazione. La squadra deve emozionare i tifosi»

Durante la sosta, Cesc Fabregas è diventato il nuovo allenatore ad interim del Como. In occasione della sfida di sabato contro la Feralpisalò, l’ex giocatore del Barcellona ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni raccolte da Tuttocampo.it:

Innanzitutto ringrazio mister Longo per il grande lavoro che ha svolto qui, è arrivato l’anno scorso in un momento difficile per la squadra, e l’ha portata dov’è ora. Son qui per la società e per raggiungere l’obiettivo che ha in mente, ritrovo un gruppo forte, di grande cuore e che vuole bene al Como. Conosco bene quasi tutti, essendo stato tra loro nella scorsa stagione, e ho trovato in questi giorni ragazzi disponibili a lavorare tantissimo e bene, per mettere in pratica quello che ho in mente io“.

Sulla partita:

“Non ho ancora deciso la formazione per sabato, l’unica cosa che posso dire è che io non giocherò poi vedremo come schierarci e a che punto siamo. Bisogna essere sempre positivi, siamo tutti validi e mi peserà escludere qualcuno, ma anche chi entra dalla panchina deve dare il massimo in ogni frangente. Voglio una squadra che emozioni i tifosi dall’inizio alla fine, cercando di vincere sempre. Magari ho un’idea di gioco diversa da quella che aveva Longo, ma questo non vuol dire che sia meglio o peggio, ma come sempre sarà il campo a dimostrare se siamo sulla buona strada, ovviamente cercheremo qualcosa di diverso rispetto al passato. Difensivamente siamo una grande squadra, magari ci difenderemo ma in maniera diversa, dovremmo cercare di essere più offensivi, sfruttando maggiormente il possesso palla“.

Sugli obbiettivi:

“Gli impegni sono tanti e ravvicinati, ovviamente non si può stravolgere tutto e subito, ma lo faremo passo dopo passo, pensando come sempre che solo il lavoro può portare a determinati obiettivi. In questo momento ho tutti a disposizione, compreso Cerri che sta lavorando bene ed è in recupero”.

Sul suo futuro:

Il mio ruolo? per ora sono qui per trenta giorni dopo vedremo, non mi pongo obiettivi futuri ma penso solo al presente, e fare bene con questo gruppo fantastico di giocatori. La chiamata è arrivata domenica pomeriggio, dopo la riunione con lo staff della Primavera, non era preventivato nulla“.