L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta le dichiarazioni di Angelo Fabiani, direttore generale della Salernitana: «È una situazione straordinaria e inedita, penso principalmente al dolore della gente più colpita dal Covid-19. Ma voglio anche immaginare che potremo uscirne quanto prima e resto fiducioso che le misure adottate e i nostri comportamenti possano essere effi caci e risolutivi. Sicuramente qualche battaglia la stiamo perdendo, ma dico che questa guerra il popolo italiano la vincerà. E si potrà pensare di tornare anche a giocare. Premesso che ho il rispetto necessario per i responsabili sanitari delle società, faccio notare, sommessamente, che un’eventuale nuova rivalutazione dell’idoneità alla pratica sportiva spetta a specialisti. Sarebbe bene far giocare determinate partite nelle città in cui l’epidemia non è diventata un’emergenza profonda, anche grazie alla tempestività delle misure restrittive adottate dal Governo centrale e dai Governatori e dai Sindaci, complice un grande senso civico della popolazione. Si potrebbe lavorare intorno all’ipotesi di far giocare le squadre maggiormente interessate dalla pandemia su campi alternativi. Penso a Frosinone, Pescara, Benevento, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Ascoli, Bari, Lecce, Taranto, San Benedetto del Tronto, Palermo, Catania, Messina o in altri impianti di Serie C adeguati. Nelle ultime stagioni – non solo in B per la questione del format e per i casi Palermo, Foggia, Avellino – abbiamo constatato con mano come certe contrapposizioni possono diventare devastanti. Dovremo fare di necessità virtù. Quale? «Portare a termine i campionati di A, B e C, cioè il professionistico, significa salvare anche il vastissimo mondo dei dilettanti che racchiude migliaia di società dalle quali il nostro movimento non può prescindere».