«Nessuno dava la Salernitana per favorita, la B è sempre piena di competizione. Ora tocchiamo ferro e teniamo botta, il calcio è bello proprio perché rende qualsiasi impresa possibile. Castori è riuscito ad accordare tutti gli strumenti. Poi i meriti appartengono a tutto il gruppo, ma il mister è stato uno dei grandi artefici di questa stagione. Abbiamo avuto qualche incidente di percorso durante il campionato, ma ci possono stare.
La gara col Monza è macchiata da un errore arbitrale e non vorrei tornarci sopra per generare polemiche inutili. Ora, ci resta un ultimo sforzo: a Pescara non sarà facile, abbiamo sofferto anche con l’Empoli, che non era venuto a Salerno con lo spumante in mano oppure in vacanza. Non dobbiamo imboccare la strada sbagliata: nelle partite singole, può succedere sempre di tutto.
Serie A e multiproprietà? Questo è un ritornello che va avanti da tempo. È chiaro che uno dei soci che ha il 50%, Claudio Lotito, dovrà disfarsi delle proprie quote. Questo non significa che la Salernitana smantella o smette di esistere: questa è una società sana e senza debiti. Più che altro mi chiedo: ci sono altri imprenditori seri e competenti in Italia disposti ad investire nel calcio, in un momento come questo?». Queste le parole del direttore sportivo della Salernitana, Angelo Fabiani, rilasciate ai microfoni di “Radio Punto Nuovo” in merito alla possibile promozione in Serie A della squadra campana.