Ex Venezia Seno: «Campionato di B pieno di insidie. Il Palermo ha un organico di primo livello»

L’edizione odierna de “La Nuova Venezia” si sofferma sul Venezia e riporta un’intervista ad Andrea Seno il quale si sofferma sul campionato di B.

Il Venezia viene da due successi consecutivi, contro Pisa e Ternana. È da solo al secondo posto della classifica dopo dodici turni in attesa del big match di venerdì sera con il Catanzaro. Andrea Seno, un ex di lunga data, legatissimo al Venezia, è entusiasta del periodo che sta vivendo la squadra di Paolo Vanoli. C’è grande entusiasmo intorno alla squadra di Vanoli lanciatissima al secondo posto dopo quasi un terzo di campionato. Dove può arrivare questo Venezia? «Sicuramente il Venezia se la può giocare fino in fondo per la promozione diretta. Per quello che ho visto finora, c’è solo il Parma al comando della classifica con un buon vantaggio e che mi sembra si differenzi dalle altre squadre: è la più attrezzata, come organico, tipologia di gioco, convinzione e come prospettiva anche di rosa. Però ci sono due posti per andare in A senza passare per i playoff. Per il secondo posto il Venezia ha tutte le carte in regola per sedersi al tavolo delle grandi e giocarsela».

Vanoli è il grande condottiero di questa squadra. Che tipo di tecnico è? «Vanoli ha fatto un lavoro straordinario. Ha preso il Venezia, che era penultimo, in classifica e in poco tempo, anche grazie al lavoro fondamentale del ds Filippo Antonelli, da gennaio in poi dello scorso campionato è volato fino ai playoff. Ha fatto chiarezza, ordine nella rosa e in determinati ruoli. Ha dato una mentalità diversa alla squadra facendo crescere tanti giocatori e i risultati si sono visti».

C’è uno o più giocatori del Venezia che hanno catturato maggiormente la sua attenzione? «Chi mi ha impressionato e ha fatto un salto di qualità notevole, in un ruolo determinate, è sicuramente Tanner Tessmann. L’ho visto giocare l’anno scorso, si intravedeva che era un buon giocatore, ma non trovava la sua collocazione pur avendo tutto come bagaglio complessivo: passo, tecnica, visione di gioco, fisicità e un gran modo di calciare. Vanoli gli ha trovato la giusta posizione ed è diventato un profilo importante che può ambire a categorie superiori».

Che idea si è fatto della B di questa stagione? «La Serie B è un campionato talmente lungo e pieno di insidie dove può succedere davvero di tutto. In più ci sono tecnici che propongono un calcio offensivo e speculano poco. È un torneo per me bellissimo dove non ci si annoia mai. Ci sono diverse squadre, al di là del Parma, che mi piacciono. Il Palermo che ha un organico di primo livello, il Modena che sta disputando una grande stagione, lo stesso Cittadella, pur avendo cambiato molto, ha preso tanti giocatori di valore e di prospettiva dalla Serie C e gioca un buon calcio. Poi il Catanzaro che è una squadra molto interessante, e non mi sorprende perché già l’anno scorso era molto forte e ha inserito un paio di calciatori mantenendo l’ossatura della passata stagione con un allenatore molto bravo».

A proposito di Catanzaro, venerdì c’è una sfida al vertice proprio con i calabresi: che partita si aspetta? «Avendo visto il Catanzaro, verrà al Penzo per giocarsi le proprie carte e per provare a fare la partita. Ci sono tutte le premesse per vedere una bella partita come quelle con il Palermo e il Parma. Ma la cosa più bella, e mi fa un enorme piacere, è vedere così tanta gente allo stadio Penzo. È tornato l’entusiasmo dei tifosi per questa squadra e non è dovuto solo ai risultati, ma anche per l’atteggiamento che hanno i ragazzi di Vanoli. È proprio bello vedere le partite del Venezia con queste folate offensive che trascinano tutti quanti»