Ex rosa, Sabatini: «Pastore giocatore magico, per me come un figlio»

In una recente intervista rilasciata a “NetBet”, l’ex direttore sportivo del Palermo, Walter Sabatini, ha ricordato con nostalgia Javier Pastore e il suo arrivo a Palermo. Sabatini ha descritto Pastore come un giocatore “veramente magico”, capace di “smaterializzarsi” in campo, nonostante i problemi fisici che ne hanno poi limitato le prestazioni durante il periodo alla Roma.

Ecco le sue parole:

«Pastore era impossibile non scoprirlo, era un giocatore magico. Veramente magico. Su Pastore ho un grande rammarico, che sia venuto a giocare alla Roma quando ormai il suo fisico era devastato, c’era l’anca che lo tormentava. Quindi ha giocato poco e neanche tanto bene. Però era un sogno, era un giocatore che in campo si smaterializzava. In realtà Palermo l’ha scelto sua madre, una donna straordinaria sulla sedia rotelle, una donna che determinava l’andamento familiare. Quando sono andato a Buenos Aires ho avuto la giustissima idea di far viaggiare la mamma da Cordoba ed è stata un’intuizione giusta perché vinta la resistenza della madre, spiegandogli che per me prendere Javier a Palermo era come prendere un figlio e lei ci ha creduto. Per me era veramente come un figlio. Lui in campo regalava magie, era un giocatore magico».

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