Ex rosa, Pergolizzi: «Felici a Palermo era voluto bene. Kraja? In rosanero ha fatto salto di qualità»

Ai microfoni di Pianetaserieb.it Rosario Pergolizzi, ex tecnico del Palermo, si è espresso per parlare di alcuni dei calciatori che ha allenato in rosanero e anche della stagione del Palermo.

Di seguito le sue parole:

«Felici? La gente a Palermo gli voleva tanto bene. Mi ricordo una partita in cui l’ho sostituito perché non stava facendo molto bene. Lui ci è rimasto male perché l’ho cambiato, ma il cambio è stato pensato anche per motivarlo e cercare di farlo rendere di più. A parte quella partita lui ha sempre fatto la differenza e quella sostituzione gli è servita anche per la crescita. Lui era età Under, ma sembrava Over. Un allenatore cerca di motivare i giocatori e utilizza delle strategie, questa è stata per riassettarlo e farlo reagire. In quell’annata tutti i giovani hanno contribuito tantissimo alla vittoria del campionato e hanno fatto veramente tanto bene. Mattia è un giocatore molto duttile. Abbina la tecnica alla resistenza organica. Soprattutto è un ragazzo che ha gamba e che è bravo nell’uno contro uno. Forse eccelle più nella velocità sotto l’aspetto lineare che nel puntare l’uomo, ma sa fare bene anche questo. Va bene anche in profondità. Io a Palermo facevo un 4-3-3, ma era un po’ mascherato, perché lui si abbassava e faceva quasi il quinto di centrocampo in certe situazioni. Devo solo fargli i complimenti, è un giocatore che si sacrifica. Il problema di Mattia sono gli infortuni, lui ha grandi potenzialità e credo che meriti di essere tornato in Serie B. Probabilmente avrà anche l’occasione di andare in Serie A perché è bravo”».

«Kraja? Kraja è rimasto libero dall’Atalanta in estate ed è arrivato da noi. È stata una sorpresa importante. È un giocatore carismatico che abbina grinta e forza fisica e intelligenza tattica alla qualità tecnica. Si vedeva che aveva qualcosa e dovevamo tirarla fuori. La piazza di Palermo gli ha dato quella forza che gli ha permesso di fare il salto di qualità. Si è trovato in un ambiente importante e con un gruppo importante, questi fattori lo hanno aiutato. Aveva già delle basi e le ha ampliate».