Ex rosa, Novellino sulla Sampdoria: «Serie B complicata, serve giusto mix tra giovani ed esperti»
L’ex allenatore del Palermo Novellino ha parlato al Il Secolo XIX, della situazione riguardante la Sampdoria ma in generale soffermandosi sulla difficoltà del campionato di Serie B.
Di seguito le sue parole:
«La società è fondamentale, io sono stato fortunato, c’erano persone competenti come Marotta e Paratici che presero uomini adatti al mio calcio, soprattutto sulle ali. E Riccardo Garrone era una persona stupenda: appena arrivato mi chiedeva il permesso di venire a vedere gli allenamenti. Gli dicevo: “Ma lei è il presidente, si metta dove vuole”. Lo ringrazio mi ha fatto conoscere una città bella e una tifoseria speciale che non merita gli sfottò dei genoani, ma che presto si rifarà. Non conosco Radrizzani e Manfredi di persona, ma per aver portato Bielsa al Leeds vuol dire che lavorano molto bene».
«Giocatori forti e perfetti per il tecnico: io avevo Flachi che era Super, per me è un figlio e spero trovi posto alla Sampdoria per insegnare ai giovani, ci mancano punte e marcatori, servono maestri come lui. C’erano Conte, Pedone, Bazzani, Valtolina e Gasbarroni sugli esterni tanta qualità. Serve un mix di giovani es esperti, terrei Quagliarella come chioccia. E avevamo la dote decisiva: il carattere forte, la B è dura».
«Grosso non allena solo perché ha vinto il Mondiale, ha fatto la gavetta, il 4-3-3 del suo Frosinone mi piaceva molto, giocava bene, subiva pochi gol, ha l’esperienza giusta per la Sampdoria. Io? Voglio allenare ancora, mi diverto».
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