L’ex rosanero Antonio Nocerino è intervenuto ai microfoni di “Diretta.it” rilasciando le seguenti parole in merito al Mondiale ma anche sulla sua carriera e i suoi trascorsi in rosanero:
«È un Mondiale pazzo, particolare. A me la Spagna aveva impressionato per gioco e per concetto. Sono “innamorato” di Enrique come allenatore, mi fa impazzire: come comunica, per come allena, per quello che propone. È un punto di riferimento, uno dei tre-quattro più bravi in assoluto. A questo punto spero vinca l’Argentina, mi piace il tipo di gioco che propongono, come sono impostati, anche se la Francia ha campioni assoluti. Mondiale con l’Itaalia? Ce l’ho messa tutta. Ci speravo, ma purtroppo non è andata. Un po’ di delusione c’è stata. Speravo di giocare i Mondiali del 2010 o del 2014: li avrei potuti fare. Giocavo nel Palermo e poi nel Milan, stavo bene fisicamente e le mie prestazioni erano un crescendo. Mi sono creato una opportunità, ma quando le cose non dipendono solo da te non è facile. Ma va bene così».
«Mia carriera? West Ham è stata una esperienza formativa, mi ha fatto crescere e aperto la mente. Sapevo che mi avrebbe aiutato tantissimo preparando per poi trasferirmi in America. Il calcio inglese è uno spettacolo. L’intensità è molto alta, l’atmosfera negli stadi è bella. È una esperienza che tutti dovrebbero fare e non se ne pentirebbero. Esperienza più importanti? Non avevo mai giocato per una stessa squadra per tre anni di fila. Sono più legato all’esperienza rosanero che a quella del Milan. A Palermo sono stato benissimo: umanamente, calcisticamente, come gruppo, come tutto. Anche al Milan sono stato molto bene. Ho giocato diversi campionati ad alti livelli, mi sono confrontato con campioni pazzeschi. Quella era una squadra formidabile, ma dico Palermo perché ci sono stato tre anni di fila e non mi era mai successo prima».