Ex rosa, Morrone: «A Palermo due anni meravigliosi. Momento dei rosanero? Trovare la continuità è determinante»

Intervenuto ai microfoni di Pianetaserieb.com, Stefano Morrone si è espresso per toccare diversi temi riguardanti la Serie B. In particolare, l’ex calciatore, ha anche parlato della sua esperienza in rosanero esprimendosi anche sul momento di difficoltà del club.

«Sta facendo un campionato straordinario, la penalizzazione pesa ma nonostante ciò i risultati stanno arrivando. Il gioco è bello da vedere, i ragazzi sono aggressivi e non si tirano mai indietro. La serie B è una giungla, non si può mai dare nulla per scontato. Bisogna resistere nelle difficoltà e a Cosenza ne sono in grado, anche se si dovrebbe migliorare un po’ di più su questo aspetto. Sassuolo? Fabio Grosso è un grande lavoratore, ha in mente un’idea ben precisa e non si lascia condizionare dai risultati: è in grado di coinvolgere la squadra. Queste sono grandi qualità. Vedi il Sassuolo, adesso al primo posto. Lui è stato bravo a riportare l’entusiasmo e i ragazzi in una realtà diversa, facendo capire loro le tortuosità della serie B. A Palermo sono stati due anni meravigliosi: il primo è stato durante la transizione di Zamparini dal Venezia, quando abbiamo sfiorato anche la serie A all’ultima giornata. Poi con Guidolin, nella massima serie A, con una chiusura al sesto posto. C’erano tanti campioni del mondo: Grosso, Barzagli, Toni, Barone. La città è unica, ti senti calciatore nel vero senso della parola. Momento del Palermo? Ci sono sempre le difficoltà della serie B. Facile giudicare dall’esterno, bisogna viverla dall’interno. Trovare la continuità è determinante e fondamentale».