Intervistato da “GoalCar” Fabrizio Miccoli è tornato a parlare sulla vicenda che ha visto chiudere in modo negativo la sua avventura da capitano del Palermo.
Intervistato da “GoalCar” Fabrizio Miccoli è tornato a parlare sulla vicenda che ha visto chiudere in modo negativo la sua avventura da capitano del Palermo.
«L’unica cosa che mi sento di dire, e sono anni che la ripeto, è che quella frase su Giovanni Falcone non la penso. Ho chiesto scusa a tutti ed ho provato a contattare la sorella Maria per farle capire che è una cosa che io non penso. Se quella frase l’ho detta in quel modo, chiedo scusa. Io ho sbagliato. Se ho mai ricevuto una risposta dalla famiglia Falcone? No. Se qualcuno mi dicesse cos’altro potrei fare per farmi perdonare, io lo farei. Mi sarebbe piaciuto lasciare Palermo in maniera diversa, piuttosto che scappare da quella città come mafioso. Io non sono un mafioso, sono un calciatore. Ho avuto i miei modi di parlare e di confrontarmi con la gente e li ho tutt’ora. Poi posso piacere o no ma a Palermo mi sono comportato da capitano vero. Volevo andarmene come una leggenda, quale sono. Per fortuna i numeri nel calcio rimangono».