Ex rosa, Maehle su Gasperini: «Approccio quasi dittatoriale, non potevo guidare con Hojlund»
Oggi al Wolfsburg, Joakim Maehle spiega i motivi dell’addio all’Atalanta. La causa principale sarebbe stato il rapporto difficile maturato con l’ex allenatore rosanero Gasperini.
Di seguito le sue parole, riprese da goal.com:
«Ci allenavamo sempre nel pomeriggio – ha proseguito Maehle – L’allenatore aveva deciso così e non c’era davvero alcuna libertà. Anche se vivevi in
«Non ti senti una persona, ti senti un numero. Non hai alcun rapporto con l’allenatore. Può tormentare qualcuno per cose strane. Ad esempio, io e Hojlund andavamo insieme ad allenarci. Ma lui non voleva che guidassimo insieme. Perché così potevamo sederci, chiacchierare assieme mentre andavamo all’allenamento, divertirci. Non lo voleva e per questo sono stato rimproverato. Anche se il club mi aveva detto che potevo portare Rasmus con me agli allenamenti, perché non avevano un autista per lui. Non so se questo sia tipico degli italiani, ma sono solo alcune cose che a lungo termine ti fanno arrabbiare e stancare».