L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un’intervista all’ex tecnico del Palermo Beppe Iachini.
Ecco le sue parole:
«Innesti per la A? Un mio vecchio allenatore diceva sempre “guarda che prendo l’almanacco” e lo diceva sia ai giocatori che pensavano di essere già dei campioni, sia quando doveva valutare l’organico di una squadra. Era Mazzone, chi altri (ride. ndr)? Questo per dire che i curricula pesano su una stagione nel saper vincere e nella gestione dei momenti difficili che ci sono sempre Rinaudo. Bigon e Corini sanno già cosa servirà per migliorare la squadra e non da ora».
«Sarà un Palermo migliore che punterà in alto. Cambiare obiettivo? Eugenio ha fatto benissimo, Era normale visto che il Palermo era stato anche sesto, l’allenatore deve esser il primo a lanciare messaggi positivi, anche per responsabilizzare la squadra, stimolarla e capirne il livello. Altrimenti in prossimità della salvezza i giocatori si sarebbero rilassato. Io avversario dei rosa? Chi lo sa? Quest’anno he rifiutato diverse proposte sia dalla A che dalla B ho preferito andare in giro a studiare, soprattutto l’inglese, visto l’avvento di proprietà straniere, sono stato anche a Manchester da Guardiola. Non è un problema di categoria ma di qualità del progetto».