L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara tra Palermo e Parma e riporta un’intervista al doppio ex Beppe Iachini.
Ecco le sue parole:
«Sono rimasto legato sia a Palermo che a Parma. È chiaro che a Palermo ho vissuto tre anni importanti partendo dalla B. Arrivai che eravamo quattordicesimi e vincemmo a suon di record, lanciando anche qualche giovane interessante. Dybala e Vazquez? Diciamo che non ci volle molto a notare come Franco trattava la palla. Chiesi perché fosse stato messo fuori rosanero, feci fare anche dei test atletici, tutto era perfetto e ne parlai con Zamparini e Perinetti. Non so perché Gattuso non lo inserì, forse perché il giocatore che tornava dal prestito al Rayo Valecano non voleva restare in B. Infatti era in uscita a gennaio. Dissi che per me doveva giocare lui e poi altri nove: Zamparini prima disse che noi allenatori siamo tutti fenomeni, poi ammise che sarebbe stato un delitto privarsi di un elemento con questa classe. Parlai anche con Franco, mi confermò che voleva andare via e gli dissi: «Tu da qua non ti muovi». Da lì iniziammo una bellissima cavalcata in serie A dove ci siamo tolte molte soddisfazioni».
Sul Franco Vazquez ritrovato a Parma, Iachini ha detto: «Il solito talento, ma molto più maturo. Per me è stata una fortuna averlo di nuovo perché mi ha dato una mano a portare avanti una stagione in parte sfortunata. Nonostante tutto, con me ha segnato 14 gol che p il suo record stagionale. Abbiamo raddrizzato la barca, ma non al punto di poter lottare per l’alta classifica. Anche lì abbiamo valorizzato tanti giovani che oggi sono protagonisti».