Ex rosa, Gonzalez: «A Palermo due anni splendidi, quando sono arrivato il club era in crescita con Zamparini»
L’ex rosanero Mariano González è stato intervistato dal sito ufficiale di Gianluca Di Marzio rilasciato diverse dichiarazioni che riguardano il suo passato in rosanero, ma non solo.
Ecco un estratto:
“Tra le tappe del suo tour italiano non c’è Palermo, la prima città che lo ha accolto. «Non ho avuto tempo, ma ora che non sono più calciatore non mancherà l’occasione. È un momento in cui ci sono tante partite e non era facile organizzarsi. Ho scelto di andare a Oporto da Conceicao e a Madrid da Simeone e Nelson Vivas, per vedere gli allenamenti e parlare con gli allenatori da cui pensavo di poter imparare qualcosa».
I rosanero lo portarono in Italia nel 2004 dopo l’oro di Atene con gol all’Italia in semifinale e la finale di Copa América in Perú persa con l’Albiceleste. «Una trattativa molto rapida. Il Palermo mi ha cercato e io ho accettato, senza sapere molto del club perché arrivava da molti anni di B e di C. C’era Zamparini e avevo visto che il club era in continua crescita, mi parlarono dello stadio e della passione dei palermitani, tutte cose poi riscontrate nei due anni splendidi in cui ci siamo qualificati alle coppe europee. Ora so che stanno tornando».
Al compianto presidente rosanero lo lega un aneddoto relativo al loro primo incontro. «Ero a Milano a firmare il contratto e in hotel arrivò Zamparini. Bussò alla porta, mi chiese come stessi e poi mi diede uno schiaffo in faccia. Era un po’ pazzo, ma poi mi disse di mettercela tutta che credeva in me ed era contento che fossi arrivato. Mi sorprese questa accoglienza e questo episodio continuo a ricordarmelo molto bene.
9 gol in 69 presenze al Palermo, che lo rendono lo straniero con più apparizioni in Europa insieme a Santana nella storia rosanero, 1 in 24 con l’Inter e quattro allenatori in totale nella sua esperienza italiana. «Non ne posso scegliere uno: con Guidolin giocai poco ed ero appena arrivato, ma anche da lui ho imparato qualcosa, così come da Del Neri, Papadopulo e Mancini. Sono sempre stati onesti con me»”.