Ex rosa Godeas: «Triestina non poteva incontrare avversario peggiore. Palermo favorito»

Il doppio ex della sfida playoff tra Triestina e Palermo Denis Godeas ha parlato ai microfoni di “PalermoToday” esprimendosi sulle sue due ex squadra che sia domenica 8 e giovedì 12 si affronteranno.

Ecco le sue parole:

«Se c’era un avversario che si sperava di non incontrare era proprio il Palermo. Perché conosciamo il valore della squadra e sappiamo che andare ad affrontare i rosanero sarà una sfida difficile sul doppio confronto.  Parliamo di una squadra con un organico di valore che a tratti è risultata indecifrabile perché ha avuto un rendimento veramente molto altalenante giocando bene ma anche perdendo male con prime ed ultime della classe. Ieri, per esempio contro la Pro Patria, la Triestina ha tirato fuori una delle migliori prestazioni dell’anno portando a casa un risultato che le sta anche stretto per quello che si è visto in campo. C’è da aspettarsi e mi aspetto una squadra comunque competitiva perché l’organico è senza dubbio di ottimo livello che darà battaglia. Parliamo di una doppia sfida che sarà sicuramente dura e aperta – dice – ma rispetto al Palermo la Triestina parte da sfavorita.  Anche se sembra un’ovvietà sarà determinante la condizione fisica e in tal senso bisogna considerare come la Triestina abbia una rosa con un’età media molto alta, la possibile stanchezza può incidere. Avendo visto il modo di giocare del Palermo nell’ultimo periodo mi aspetto che siano i rosanero a prendere l’iniziativa e il pallino del gioco. Credo che la Triestina possa farcela ma sarà determinante la gara d’andata perché arrivare a giocarsi il passaggio del turno a Palermo sarebbe abbastanza complicato. Della mia esperienza in rosanero ho un gran bel ricordo – racconta – anche se quella fu un’annata sicuramente particolare. Le mie presenze in campo furono soprattutto legate ai problemi che ebbero Caracciolo e Makinwa, che mi portarono a giocare spesso a fianco di Di Michele. Fu un’annata positiva seppur caratterizzata da alti e bassi a livello di squadra. Il gol alla Juventus fu una grossa soddisfazione pensando sia al fatto che segnai con il mio piede meno forte ma anche alla partita che fu perché abbiamo tenuto testa alla squadra che avrebbe vinto poi il campionato, ed era una signora squadra con giocatori importanti. Anche il gol nel derby col Messina fu per me importante: sapevamo quanto fosse sentita la partita e siamo riusciti a vincere, chiudendo bene davanti al nostro pubblico».