Intervistato ai microfoni di “Gianlucadi marzio.com”, l’ex calciatore rosanero Andrea Dossena ha parlato del ritiro del suo ex compagno ai tempi del Liverpool Steven Gerrard: «Quando entrava in campo sembrava che lo stadio entrasse con lui, come quando col Napoli affrontammo proprio il Liverpool ad Anfield: a fine primo tempo vincevamo 1-0 ma poi subentrò Gerrard e fu come se avessero messo dentro 4 giocatori in una volta sola. Come finì? 3-1 per loro…Steven è un ragazzo semplice e tranquillo, ma ha un carisma eccezionale. Non parlava tantissimo, era più fatti che chiacchiere. Mai sopra le righe. Una volta in Inghilterra circolò la notizia di una rissa in un pub in cui fu coinvolto al campo lo vedevamo un po’ pensieroso ma appena vestiva gli scarpini passava tutto! A quei tempi c’era il gruppo degli spagnoli, quelli più scherzosi, che spesso si divertiva con scherzi e battute negli spogliatoi e Gerrard stava al gioco ma difficilmente prendeva l’iniziativa. E’ il classico ragazzo inglese. Per il Liverpool è come Totti per la Roma o Maldini per il Milan, per intenderci. Sai, inglese, cresciuto nel Liverpool e fan dei Reds fin da bambino, un tifoso cosa può chiedere di più? Anfild era e resta casa sua. Lui è un po’ il padrone di casa lì. Quando arrivai al Liverpool fin da subito ha cercato di farmi sentire a mio agio. Per me è stato un onore essere al suo fianco e condividere con lui l’emozione del centesimo gol coi ‘Reds’. Lui ci teneva tantissimo a questo traguardo. Sul campo, invece, Gerrard è il giocatore più completo con cui abbia mai giocato. Sapeva difedere come un centrale e impostare come Pirlo e aveva la cattiveria di un attaccante. Ho giocato con giocatori di maggiore qualità ma completi come lui non ne ho mai visti!».