Ex rosa, Diamanti: «Mi sarebbe piaciuto lavorare di più con De Zerbi, ma a quei tempi a Palermo duravi poco»
L’ex rosanero Alessandro Diamanti si è ritirato dal calcio giocato. Ecco le sue parole ai microfoni di “TMW”:
«C’è l’ansia per il futuro? L’ansia non è una parola che fa parte del mio vocabolario, ero un po’ preoccupato, ma sono sempre stato interessato a tantissime cose. Non vedevo l’ora di giocare l’ultima partita. Qual è l’allenatore che mi ha lasciato di più in carriera?È difficile fare un nome, tutti avevano pregi e difetti. Ho avuto tantissimo tecnici, Bisoli per me è stato come un fratello maggiore, mi ha fatto capire la differenza tra essere un calciatore e essere una persona che tira calci a un pallone. Poi Pioli a Bologna mi ha formato per la Serie A e mi ha portato in Nazionale, poi dico Prandelli, proprio nell’Italia, che mi ha sempre trattato come un giocatore importante sia per il campo che per lo spogliatoio. Ho avuto De Zerbi uno o due mesi a Palermo ed era intrigante, proponeva qualcosa di diverso, mi sarebbe piaciuto lavorarci di più ma in quei tempi lì a Palermo duravi poco, visto che al presidente piaceva cambiare».