Ex rosa, Corini: «Ritiro utile, ma non la soluzione di tutti i mali. Da calciatore…»

Intervenuto ai microfoni de “Il Giornale di Sicilia” Eugenio Corini si è così espresso in merito al ritiro dei rosanero parlando di come lo viveva lui da calciatore: «Penso che in una stagione possano esserci momenti particolari in cui il ritiro aiuta. Si lavora di più, ci si frequenta meglio, ci si conosce, non solo fra calciatori, ma anche con lo staff tecnico e con gli altri collaboratori. É chiaro che non può essere una soluzione abituale, però vivere assieme ventiquattro ore al giorno, una o due volte l’anno può dare una marcia in più. C’è più tempo per sviluppare le situazioni di campo, analizzare il gioco, conoscere meglio gli avversari. Come la vivevo da giocatore? A volte potevo essere d’accordo, altre no. Ma in genere ho sempre avvertito un grande senso di responsabilità, quindi entravo nell’ottica e cercavo di dare il massimo. Chiaramente non ero felice di lasciare la famiglia e la mia libertà, ma capivo il momento. É un sacrificio che può servire ed essere produttivo per la squadra».