Intervistato ai microfoni di “Sky Sport”, Andrea Belotti si è espresso così: «Io non mi pongo mai limiti. Sicuramente nella prima parte dello scorso campionato ho trovato alcune difficoltà anche perchè ero appena arrivato a Torino e dovevo carpire tante cose, poi sono riuscito a fare undici gol nel girone di ritorno. Quest’anno sono già arrivato in doppia cifra e non mi voglio fermare. Diciamo che soprattutto alle giovanili ho trovato molte difficoltà, dovevo migliorare tanto tecnicamente e sotto tutti i punti di vista. Il mio pregio è stato quello di non mollare anche grazie alla mia famiglia, mi sono stati tutti vicini e mi hanno dato la forza per continuare. Adesso sono qui, è un sogno per me e non voglio svegliarmi. Io top Player? E’ il campo che giudica. Per essere un grande attaccante bisogna dimostrarlo prima sul campo e poi si puà parlare, senza i fatti non si va da nessuna parte. Io voglio fare bene per me, per la squadra e per la nazionale. Mihajlovic? Sicuramente è bravo a caricare i giocatori. Nel primo tempo non ero aggressivo come facevo spesso, non avevo la stessa rabbia e cattiveria. Nell’intervallo è venuto a dirmelo, all’inizio è stato calmo, piccole cose che ti fanno caricare».