Ex rosa, Ballardini: «Spesso vado dove c’è da ricomporre»
L’allenatore Davide Ballardini è tra i premiati dell’evento “La Clessidra” ad Anghiari. Durante la presentazione si è espresso.
Di seguito le sue parole:
«I presidenti non si allenano… Tu cerchi di essere te stesso, di portare rispetto per il tuo lavoro e di portare avanti le tue idee. I presidenti ti mettono quotidianamente alla prova, te devi cercare di essere all’altezza ogni giorno quando ti confronti con loro. A me dà forza ed energia allenare la squadra, i presidenti non mi interessano molto. Servono perché sei grato di avere la possibilità di allenare, ma poi ti devi concentrare sui ragazzi con cui hai a che fare.Mi spiegavano che questo teatro è dei “ricomposti”, cioè i più abbienti lo hanno risistemato. Io spesso vado dove c’è da ricomporre. Esistono tante strade e l’allenatore serve a questo, raggiungere l’obiettivo tramite tante soluzioni di gioco».
«Io non lo so… (ride, ndr) Ho allenato per vent’anni il settore giovanile, io nasco lì. Partivo da luglio-agosto, alleni e parli coi ragazzi, li osservi, li ascolti… Lì hai il dovere di essere un esempio. Quando vengo chiamato porto le conoscenze che ho come persona. Ascolti e osservi perché devi capire tante cose in un tempo così breve. Sono le stesse, solo più concentrate. Siamo noi che non abbiamo tanto coraggio. Nelle nazionali giovanili siamo competitivi. Il nostro è un calcio abbastanza pesante, ci sono cose che danno fastidio e bisogna avere la forza, come alcuni hanno ultimamente anche se per necessità, di far giocare chi ha diciotto o vent’anni».