L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” riporta alcune parole di Silvio Baldini rilasciate ieri in occasione di un incontro all’Università di Palermo in compagnia di Francesco Ghirelli.
Ecco un estratto:
«Non voglio parlare del Palermo, non essere allenatore rosanero è una sofferenza. Quando sono arrivato a Palermo -dice – la squadra era in crisi psicologica. Qualcuno suggeriva al presidente di schierare quattro difensori centrali come il Sudtirol. Gente che non capisce niente di calcio. Lui mi ha lasciato libero, sapeva che ero l’ultima chance. Siamo riusciti nell’impresa perché abbiamo creduto al nostro sogno. Dopo qualche risultato positivo si è creato un lega-me forte tra città e giocatori. I tifosi hanno avuto fede e la squadra l’ha sentita e fatta sua. Ho sentito subito che non facevo più parte del progetto. Una prova è che mi avevamo fatto un contratto annuale mentre Corini ha firmato per due stagioni. A Perugia non c’era voglia di inseguire il sogno. lo prendo una squadra per portarla in Serie A. Il campo, stare con i giocatori mi manca, ma il mio tempo e la libertà sono senza prezzo».