L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara di Europa League tra Juve e Friburgo con l’ex rosanero Sallai a sfidare i bianconeri.
Una vetrina da sfruttare, magari per tornare in Italia. Roland Sallai, ungherese, 25 anni, una stagione (2016-17, 22 presenze e un gol) in Italia con la maglia del Palermo, sa che la partita con la Juve è un’occasione sia per il Friburgo che per i singoli giocatori. “Eravamo contenti del sorteggio, non si gioca tutti i giorni contro la Juventus – ha detto alla Gazzetta -. Siamo eccitati al solo pensiero di una partita così importante. Per noi è una grande occasione”. A osservarlo c’è pure la Lazio. Il direttore sportivo Tare lo ha incontrato, gli ha espresso la propria stima, ma al momento i biancocelesti non hanno intenzione di investire in quel ruolo. “Sono contento ci siano squadre interessate a me, ancor di più se sono italiane perché ho un bellissimo ricordo della mia esperienza col Palermo. So dell’interessamento della Lazio, ma è presto per parlare di futuro. Vedremo cosa accadrà in estate. Ora voglio concentrarmi sul Friburgo”.
Cosa deve temere la Juve?
“Il club ha trattenuto i migliori e ormai è tanto che giochiamo insieme. Ci conosciamo, siamo un gruppo unito. Sulla carta non siamo noi i favoriti. Non siamo noi a dover passare. Affrontare la Juventus è un’occasione per mostrare quanto siamo forti sia come squadra sia individualmente”.
Tornerà in Italia?
“Solo la Premier è superiore a Bundesliga e Serie A. La Liga per me da quando se ne sono andati Messi e Ronaldo è un po’ calata. Vorrei giocare in un top club di un campionato quotato. Qualche parola d’italiano la so ancora. Chissà, magari avrò bisogno di studiare nuovamente la lingua. Se fosse così la imparerei in fretta, avendo già qualche nozione”.