Il Ct della Croazia Dalic è intervenuto alla vigilia del match contro l’Italia in programma domani sera, 24 giugno ore 21.00. Il tecnico ha voluto così presentare la sfida:
«Italia? Siamo pronti, sono tutti in forma tranne Vida che qualche giorno fa ha avuto un problema e domani sarà a disposizione. Sappiamo che quella di domani sarà una gara da storica dentro o fuori, servono solo i tre punti per andare avanti e noi non vogliamo andare a casa. Fin qui non abbiamo ottenuto i risultati sperati e ora dobbiamo reagire: sarà una gara storica, conosciamo la nostra situazione e siamo pronti a batterci. Spalletti? Innanzitutto gli faccio i complimenti per i suoi risultati, per lo Scudetto col Napoli: ha fatto benissimo. Sappiamo che le squadre italiane sono tattiche e questo sicuramente lo vedremo domani. Loro hanno bisogno di un solo punto e cercheremo di non farglielo fare, di essere tranquilli e non farci innervosire, di non subire il gioco dell’altra squadra. Domani è possibile tutto e noi siamo pronti».
«Cambiamento? Non siamo partiti col piede giusto e qui prendiamo troppi gol. Nella fase a gironi abbiamo preso un solo gol allora, questa volta siamo già a cinque. In quell’occasione avevamo un Perisic in forma smagliante, i giocatori sono più vecchi di tre anni e abbiamo di fronte avversari molto forti. Ma il problema principale è che abbiamo iniziato a prendere troppi gol. Sicuramente c’è della pressione perché l’idea era quella di passare il gruppo e trovarci in una situazione differente. C’è della pressione per via dei risultati avuti finora, però siamo pronti e poi vogliamo dare una soddisfazione ai tanti tifosi che ci verranno a sostenere. Bisogna far valere il carattere e il volto di questa nazionale, non dobbiamo andare sotto e dall’inizio cercare di risolvere la situazione che s’è creata: vogliamo passare il turno e questo sta a noi. Italia-Spagna? Secondo me in quella partita non s’è vista la vera Italia, non me l’aspetto io e non se l’aspettavano nemmeno loro. Ma non è quella la vera Italia, sicuramente no. Io non penso che cambierà tantissimo rispetto alla tattica, conosco un po’ il suo metodo di gioco fin da Napoli. Lo deciderà lui, ma a me questo non interessa, io devo concentrarmi sul fatto che sia meglio la Croazia. Noi abbiamo un valore. Ci aspettiamo una formazione più o meno simile rispetto alle ultime partite, magari cambierà 1-2 pedine, ma dobbiamo pensare a noi e a fare bene soprattutto in fase difensiva. Possiamo fare il nostro gioco contro l’Italia ed è così che si vince la partita. All’Italia serve un punto, a noi serve la vittoria. Ci aspettiamo comunque un’Italia aggressiva, ma io credo nei miei ragazzi e nella capacità di poter fare il nostro gioco anche con l’Italia».